Al Castello Galluppi di Caria “POESIA IN GIOCO” con i Gufi di Rosy La Ruffa

Domenica 14 gennaio c.a,, alla presenza del sindaco Alessandro Porcelli, del presidente della Pro Loco Antonio Furchì e del presidente dell’Associazione “Tropea: Onde Mediterranee” Pasquale De Luca, nel salone del piano nobile del suggestivo e splendido Castello Galluppi a Caria di Drapia, carico di cultura, filosofia e storia, è avvenuta la tradizionale presentazione del Calendario 2024 – 21 Anni di Poesia in un clima di gioiosa partecipazione e di allegria. A ciò hanno contribuito Mimmo Mantino dj e Pasquale Addolorato che hanno movimentato la serata col gioco della Tombola che ha entusiasmato grandi e piccini. Questa è stata ancora più accattivante per i numerosi premi messi a disposizione dai soci, e da alcuni sponsor operanti sul territorio fra cui: Farmacia Mancuso di Brattirò; Ristorante La Casareccia di Brattirò; Bar Pizzeria La Piazzetta di Brattirò; Bar Red White di Caria. Hanno attirato consensi e applausi Geraldyne Caracciolo, Michele Celano, Maria Elena Garrì, Sara Piccolo che hanno emotivamente declamato alcune poesie contenute nel Calendario 2024 – 21 Anni di Poesia. Gli autori Carmela Costanzo, Francesco Fiamingo e Tania Marino, presenti in sala, hanno letto personalmente le loro poesie. Geraldyne Caracciolo e Maria Elena Garrì, in alternanza, hanno condotto egregiamente l’intera manifestazione. Che, quest’anno, in assoluto, ha proposto una novità che ha attirato la curiosità del pubblico partecipante: i Gufi di Rosy La Ruffa.

Infatti una sala accanto era stata interamente occupata da ben 650 gufi d’ogni forma, d’ogni origine, d’ogni dimensione. Una minima parte dell’intera collezione che la signora Rosy La Ruffa si afferma di possedere.

Il gufo, animale sacro nell’antico Egitto e nella cultura greco-romana, raffigurato sulla drachma di Atene, particolarmente amato da Atena – Minerva, protettore delle anime dei defunti, è segno di sapienza e di speranza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Incuriositi da tutto ciò, alla signora La Ruffa abbiamo posto alcune domande:

  • Quando e perché è nata in Lei questa passione per i gufi?

Innanzitutto esprimo la mia gratitudine per l’opportunità che questo evento mi ha dato di far uscire di casa i miei gufi e dare loro un attimo di celebrità. Mi ha fatto un enorme piacere riscontrare nelle persone la curiosità e lo stupore per la quantità e la diversità per forme, dimensioni, provenienza e materiali.

La mia passione ha origini lontane, ero una giovane studentessa di liceo classico che aveva avuto la fortuna di avere un’Insegnante come la professoressa Allione; era impossibile non innamorarsi della letteratura greca, della mitologia e… di lei! La folgorazione avvenne con un’immagine della dea Atena, raffigurata con un gufo ai suoi piedi. Nacque così la curiosità verso questa creatura magica della notte, simbolo di saggezza, di profezia e chiaroveggenza.

  • Quanti “pezzi” conta la sua collezione?

La mia collezione vanta oltre 1.000 pezzi.

  • Quale rapporto La lega a queste statuine che Lei tiene in casa?

Ciascuna di loro ha una storia, vuoi per provenienza, vuoi per materiale; io la custodisco e cerco nella mia casa, che diventa sempre più piccola, il posto giusto.

  • Questi suoi gufi sono acquisti o doni?

Gran parte sono doni, gli amici nel tempo hanno contribuito moltissimo con i loro viaggi in tutto il mondo.

  • Qualche episodio particolare riferito a loro?

Un aneddoto che mi lega a mio padre, che è stato sempre un grande sostenitore della mia passione, avendomi regalato alcuni dei pezzi più importanti e preziosi della mia collezione.

Eravamo a Verona, in una delle fiere che lui frequentava per lavoro, quando ci imbattemmo nel gufo che poi divenne “il guardiano “ della nostra casa. Bello, maestoso e…. Grande. Era in granito, quindi anche molto pesante (70kg!!!). Dopo un’estenuante trattativa lo acquistammo, ce lo adagiarono in un carrello e partimmo alla volta del parcheggio… solo che la macchina era lontanissima dal punto in cui dovemmo lasciare il carrello, e mio padre dovette caricarselo sulla schiena. Non dimenticherò mai gli improperi che ad ogni passo mi lanciava, maledicendo anche se stesso per accontentarmi sempre!

Ringraziamo Rosy per la gentile collaborazione, con la speranza che i suoi gufi portino fortuna alla nostra Associazione.

 

 

 

Author: tropeaonde